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Lettera alla Ministra Azzolina

Alla Ministra del Ministero dell’Istruzione - MIUR

Lucia Azzolina

Casoli, 25 maggio

Gentile Ministra Lucia Azzolina,

con questa nostra lettera ci pregiamo di condividere con lei la nostra esperienza relativa alla Didattica a Distanza nel periodo del lockdown.

Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'ONU. L'istruzione è essenziale per lo sviluppo della personalità umana e per il rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Come sa, ad oggi, a causa di questa pandemia noi alunni siamo costretti ad usare questo nuovo metodo di apprendimento: la didattica online e, su proposta di alcune nostre insegnanti, dopo settimane di attività di studio e di sperimentazione, insieme abbiamo riflettuto sull’andamento complessivo e abbiamo riscontrato alcuni pro e contro della DaD che vorremmo condividere con lei.

Durante le lezioni -e i percorsi di studio e insegnamento-apprendimento in didattica a distanza- siamo, in alcuni giorni della settimana, per 5 o 6 ore di seguito di fronte allo schermo di un computer, ed è molto faticoso; ma si aggiunge il fatto che poi, nel pomeriggio, ci sono i compiti da svolgere, sempre davanti al computer! Ci sono poi, professori che pretendono di fare tutte le ore curricolari settimanali ma questo non è fattibile! E Capita che le consegne dei compiti da svolgere vengano date dai docenti a qualsiasi ora, anche alle 22:00 di sera! È inaccettabile che i professori si prendano la libertà assegnarci consegne quando più li aggrada. Inoltre la mole di compiti è aumentata notevolmente. È un abuso di potere vero e proprio!

Un altro grande problema, che vogliamo dichiararle, è che molti ragazzi hanno solo un computer in casa, e questo deve essere condiviso con tutta la famiglia; nel peggiore dei casi alcuni ragazzi non hanno neanche un computer, ed usare solo il telefono è molto complicato per le sue dimensioni!

Ma l’aspetto più problematico che vogliamo porre alla sua attenzione -e che a nostro parere è quello peggiore- è che la connessione internet in alcune città, cittadine e paesi sono sovraccaricate e ciò determina una scarsa qualità delle lezioni in video-conferenza con una comunicazione a scatti, con interruzioni, che rende difficile la comprensione degli interventi; senza contare che la maggior parte dei professori, ma anche alcuni alunni, non hanno competenze digitali, riscontrando così molte difficoltà.

Tutto questo ci rattrista perché porta gli alunni a non appassionarsi alla scuola e allo studio.

Sempre secondo la nostra riflessione condivisa tra noi compagni di classe, ci sono ben pochi pro della Didattica a Distanza; essi sono -ad esempio- la continuità dei programmi disciplinari e delle lezioni; e lo sviluppo delle competenze digitali.

Inoltre, le vorremmo confidare che, ci è dispiaciuto molto sapere, con così poco preavviso, il cambiamento della sua decisione in merito alla bocciatura. Questo ha demoralizzato molti ragazzi che non si sono trovati bene con la DAD e che non sono riusciti a dare il loro meglio.

In conclusione possiamo dire che accettiamo questa situazione che stiamo vivendo, ma questa DAD può e deve essere assolutamente migliorata affinché tutti ragazzi possano seguire normalmente le lezioni.

Distinti saluti.

Le studentesse e gli studenti della Classe 4°A ITE

dell’Istituto Istruzione Superiore “Algeri Marino”

di Casoli (CH)

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