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Lettera al Presidente Martina Primavera

All’Illustrissimo Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella

Civitella Messer Raimondo, 29 maggio 2020

Caro Presidente,

Voglio scriverle questa lettera per esporle il mio pensiero riguardo al sentimento patriottico di noi italiani, visto che in questo periodo a lezione ne abbiamo parlato in relazione alle vicende storiche dell’Italia napoleonica.

Il patriottismo, nato durante il triennio giacobino, diviso in due tendenze diverse (la prima democratica che aspira a un radicale cambiamento e la seconda di orientamento moderato con riforme graduali) è uno dei temi fondamentali del romanzo epistolare di Ugo Foscolo, penso ad esempio alla lettera da Ventimiglia «il sacrificio della patria nostra è consumato» dove è molto forte, e il non avere una patria è un dramma!

Secondo me gli italiani sono abbastanza patriottici, non come al tempo storico studiato, ma -ancora oggi- cerchiamo di difendere la nostra Italia, questo ci viene ricordato dalla nostra Costituzione nell’articolo 52: «la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino».

Io sono abbastanza felice di essere nata in questo Paese, ovviamente non sempre, per tutte le cose che accadono, spesso non positive, forse non sono troppo patriottica, ma sicuramente provo un senso di appartenenza a questa nazione; e anche l’appartenenza all’Unione Europea la considero positiva per l’Italia. Io, mi sento cittadina del mondo perché penso che non ci devono essere distinzioni etniche, culturali o religiose tra le nazioni!

La ringrazio per l’attenzione, Presidente, e La saluto cordialmente.

Martina Primavera

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